PREMESSA 1:
Sono un Topo da Protocolli e, dunque, come annunciato e spiegato in un precedente post, tutte le informazioni utilizzate di seguito sono pubbliche e reperite on-line (e accessibili by link per chi fosse interessato) per la maggior parte dalle Pagine della Trasparenza previste per gli Enti Pubblici dal quadro normativo vigente.
PREMESSA 2: de la "spending rewiew"
“Il
miglioramento dei meccanismi di controllo quantitativo e qualitativo
della spesa pubblica
– si legge in un documento del febbraio 2018 del Servizio studi della Camera dei Deputati - ha
costituito uno dei principali obiettivi di politica economica
dell'ultimo decennio, in cui il controllo della spesa è venuto a
costituire un importante strumento per il reperimento di risorse
pubbliche, anche ai fini del rilancio della crescita del Paese”.
Controllare
la spesa pubblica non significa necessariamente “tagliare spese
e/o servizi”. Talvolta
adottare una efficacie “spending review” è possibile
semplicemente analizzando più il "come" che il "quanto" un ente pubblico spende.
Il
che, spesso, significa dedicare del tempo per passare al vaglio iter,
procedimenti e capitoli di spesa di un Ente Pubblico per vedere cosa
può essere acquistato diversamente, oppure per scoprire se ci sono
sprechi, casi di inefficienza o anche semplici distorsioni di ruolo
nei rapporti tra un'amministrazione e i suoi interlocutori,
intendendo con ciò i cittadini, gli utenti, ma anche altri enti,
consulenti e fornitori.
Un
caso tipico è quello del rapporto fra Pubblico e Privato, che troppo
spesso ha visto (e purtroppo continua vedere) le Amministrazioni
acquistare da privati beni e/o servizi da erogare a pagamento ai
cittadini/utenti, ma in un rapporto coi fornitori di “vuoto per
pieno”. In
cui, cioè, l'Ente Pubblico garantisce al fornitore il pagamento di
tutti i costi del prodotto, che poi eroga agli utenti a fronte del
pagamento di una tariffa definita, finendo però per accollarsi
interamente il rischio di impresa che dovrebbe essere proprio del
fornitore proprio perché impresa privata. Infatti, se poi le entrate
che derivano dalle quote utenti non sono sufficienti coprire il
costo del prodotto, chi ci rimette è solo il Bilancio dell'Ente (non
i fruitori, perché pagano una tariffa predefinita, e non il
fornitore perché comunque la differenza verrà coperta da risorse
dell'Amministrazione) … che però è fatto con soldi “nostri”
anche se noi potremmo non essere alcun modo interessati da quel bene
o servizio.
Il
risultato di questo distorto modus operandi (il Pubblico che si
assume il rischio d'impresa al posto dei privati) è … la
sofferenza dei conti pubblici che tutti conosciamo e paghiamo, e per
estensione … l'attuale debito pubblico italiano.sulle offerte minori estate 2018 i conti non tornano
E' di € 44.000,00 abbondanti il totale lordo degli impegni di spesa dell'Unité des Communes Valdigne Mont Blanc per la realizzazione delle attività estive 2018 destinate a minori e giovani del territorio.
L'organizzazione
del programma “fortemente
sollecitato dalle famiglie”,
era stato deciso dalla Giunta dei sindaci della Valdigne a marzo
scorso con la Delibera n. 24/2018,
con la quale sono state accolte tre
proposte pervenute all'ente: quella dell’A.S.D. Valdigne Mont
Blanc
Calcio per gli Stage
estivi Milan Academy 2018, quella del Signor Gino Chabod per dei
laboratori didattici di falegnameria ed edilizia per bambini
dai 5 agli 11 anni,
e infine quella della Società Cooperativa Sociale Trait d’Union per attività ludico/culturali
per adolescenti dai 12 a i 18 anni.
Sul fronte delle spese, per quanto riguarda il calcio la delibera prendeva atto che “il costo per ogni partecipante è di € 340,00 per una settimana” e che “il costo pro capite, a carico delle famiglie, per una settimana è fissato in € 170,00” (per un totale di € 11.900,00 sul presupposto di frequenza di 30-35 bambini), laddove per i laboratori di falegnameria ed edilizia si legge di “un costo presuntivo di € 5.940,00” per i primi e “di € 4.880,00” per i secondi, mentre per la realizzazione del progetto degli otto laboratori per adolescenti (previa anche valutazione “del Coordinamento degli Assessori alle Politiche Sociali della Valdigne”) si individua una “spesa presunta di € 17.000,00”.
Sul fronte delle spese, per quanto riguarda il calcio la delibera prendeva atto che “il costo per ogni partecipante è di € 340,00 per una settimana” e che “il costo pro capite, a carico delle famiglie, per una settimana è fissato in € 170,00” (per un totale di € 11.900,00 sul presupposto di frequenza di 30-35 bambini), laddove per i laboratori di falegnameria ed edilizia si legge di “un costo presuntivo di € 5.940,00” per i primi e “di € 4.880,00” per i secondi, mentre per la realizzazione del progetto degli otto laboratori per adolescenti (previa anche valutazione “del Coordinamento degli Assessori alle Politiche Sociali della Valdigne”) si individua una “spesa presunta di € 17.000,00”.
Costi
per i quali la Giunta dei Sindaci dà atto “che
per ciascuno dei tre progetti (…) la differenza tra il costo
effettivo dei servizi e quanto addebitato alle famiglie sarà a
totale carico del bilancio dell’Unité des Communes valdôtaines
Valdigne-Mont-Blanc come da deliberazione di Giunta n. 12 del22/02/2018”.
MA
C'È UN “MA” … E FORSE PIÙ DI UNO
Quest'ultima
delibera richiamata (la n.
12/18)
è, infatti, quella con la quale i sindaci hanno adottato le
“Determinazioni
in merito alla disciplina delle tariffe inerenti i servizi erogati
agli utenti dall'ente-esercizio 2018”,
al punto 7 del cui allegato, “Attività varie a favore di minori e
giovani”,
in tema di tariffe si legge che “La
quota a carico delle famiglie sarà del 50% del costo del servizio
stimato”.
Però gli atti raccontano che, tra fine aprile ed inizio luglio gli uffici dell'Unité hanno assunto le necessarie determine di spesa per i tre progetti, impegnando rispettivamente €. 17.000.00+IVA a favore della cooperativa Trait d’Union (= €. 20.740,00 - DET. 14 del 23/4): € 9.107,55+IVA a favore del Signor Gino Chabod (= € 11.111,21 - DET. 28 del 28/6): € 11.900,00 favore dell’ASD Valdigne Mont Blanc Calcio (DET. 30 del 5/7).
In
tutto € 43.751,21, ai quali si aggiungono anche € 301,50 di spese
postali per la spedizione alle famiglie delle brochure di
presentazione delle attività (DET. 22 del 24/5), per un totale
di € 44.052,71 stanziati.
Come dire che, per tutti e tre i percorsi, l'ente ha provveduto a
stanziare sostanzialmente l'intero costo previsto per ciascun
progetto, di fatto acquistandoli preventivamente “vuoto per pieno”,
a prescindere dalle iscrizioni che sarebbero arrivate, ovvero
dell'effettivo ammontare delle quote famiglie che sarebbero poi state
introitate.
Cosa che, ancora più in sintesi, vuol dire che
l'Unité Valdigne si è assunta a priori il “rischio di impresa”
al posto dei soggetti proponenti/privati fornitori, ai quali ha invece garantito la
copertura di tutti i costi.
Per altro, quando sul sito dell'Unitè sono stati presentati e pubblicatii dettagli delle offerte bimbi sono diventate disponibili anche altre informazioni che hanno permesso di fare un po' di conti preventivi, sul massimo di entrate possibili dalle quote utenti.
Per altro, quando sul sito dell'Unitè sono stati presentati e pubblicatii dettagli delle offerte bimbi sono diventate disponibili anche altre informazioni che hanno permesso di fare un po' di conti preventivi, sul massimo di entrate possibili dalle quote utenti.
Il
progetto per gli adolescenti, infatti, risultava articolato in 8
settimane per un massimo di 20 partecipanti a settimana, ad una
tariffa di € 60,00 a ragazzo: il che vuol dire un totale massimo
di entrate possibili dalle quote utenti di € 9,600,00 (8 settimane
x 20 partecipanti x€ 60), pari a circa il 46% dell'impegno lordo. I
corsi di falegnameria, invece, prevedevano 2 settimane per un massimo
di 18 partecipanti a settimana ad una tariffa di € 70,00 a
bambino, a cui vanno aggiunti i 2 turni previsti per l'edilizia, per
un massimo di 18 partecipanti ciascuno, ad una tariffa di € 120,00 a
bambino; numeri che significano un totale massimo di € 6.800,00
dalle quote utenti (2 settimane x 18 partecipanti x € 70 + 2 turni
x 18 partecipanti x € 120), vale a dire circa il 61% dell'impegno
lordo. Per
quanto riguarda il calcio, in realtà, i dati erano già indicati
nella delibera di marzo, che fissava una quota settimanale di €
170,00 a carico delle famiglie (a fronte del costo reale di €.
340,00) per massimo 35 aderenti, che significa € 5.950,00 massimo
di quote utenti (35 partecipanti x € 170); esattamente il 50%
dell'impegno.
Il fatto è che, nelle settimane successive sempre gli uffici dell'Unitè hanno anche proceduto ad effettuare l’accertamento delle entrate reali in base alle effettive iscrizioni e relative quote utenti e i conti hanno riservato delle sorprese.
Se per il calcio, infatti, la DET.31 del 5/7, registra una totale coincidenza con quanto indicato a preventivo, non è così per i corsi di falegnameria ed edilizia, tant'è vero che con la DET. 29 del 28/6, evidenziata anche la mancata attivazione dei corsi pomeridiani “poiché non si è raggiunto il numero minimo di iscrizioni” si stima che le entrate derivanti dalle le quote a carico degli utenti ammontano a € 4.480,00 pari al 40% dell'impegno lordo (corrispondenti a 54 iscritti totali)
Ma una
fotografia ancora meno soddisfacente esce, infine, dalla DET. 27 del25/6 con la quale, relativamente alle attività per adolescenti, si prende innanzitutto atto che due settimane su otto
“non
verranno organizzate poiché non si è raggiunto il numero minimo di
iscrizioni”, e
che comunque per le altre sei “attività
in questione si stima che le quote a carico degli utenti ammontano in
totale a € 3.360,00”
(corrispondenti a 56 iscritti totali per una media di 9-10 ragazzi a
settimana), che significano una copertura di solo il 16% dell'impegno
lordo.
Si
registra, insomma, una mancata risposta positiva dell'utenza per
almeno due proposte su tre, cosa che fa “saltare i conti” anche nel
caso di uno sguardo complessivo.
Infatti è nei numeri che i totali di questo settore dell'estate 2018 Valdigne vedono i costi coperti solo al 31,30% dalle quote utenti, a fronte di un 68,70% rimasto a carico del bilancio dell'ente pubblico; una ripartizione che non rispetta il rapporto del 50% stabilito dalla Giunta dell'Unité in materia di tariffe, con la delibera precedentemente ricordata.
Infatti è nei numeri che i totali di questo settore dell'estate 2018 Valdigne vedono i costi coperti solo al 31,30% dalle quote utenti, a fronte di un 68,70% rimasto a carico del bilancio dell'ente pubblico; una ripartizione che non rispetta il rapporto del 50% stabilito dalla Giunta dell'Unité in materia di tariffe, con la delibera precedentemente ricordata.
CONCLUSIONI E DOMANDE
E' evidente che c'è la necessità di un ripensamento di questo tipo di azioni amministrative.
Innanzitutto
perché il presupposto di un programma “fortemente
sollecitato dalle famiglie” non
pare sostanzialmente confermato dai numeri, visto che su una
popolazione di circa 8-900 minori tra i 5 e i 18 anni residenti in
Valdigne (stima basata sui dati reperibili dall'annuario statistico
regionale), si sono avute solo 145 iscrizioni (35 calcio + 56
adolescenti + 54 falegnameria ed edilizia) vale a dire il 16-18% dei
potenziali utenti, percentuali che potrebbero anche risultare più
basse se in quel totale ci fossero bambini-ragazzi che hanno in realtà
frequentato più di un solo corso.
In
secondo luogo perché non è accettabile in tema di “controllo della spesa pubblica”, che si
continui con il vecchio modello per il quale si acquistano dal privato
dei prodotti “vuoto per pieno”, caricando sulle spalle dei
bilanci degli enti pubblici il rischio di impresa derivante da
un'eventuale (come in questo caso) mancata risposta dell'utenza.
E
infine (intendendo con ciò “least but not last”) perché proprio
per via di questo rischio accollato, l'ente si può ritrovare (come
in questo caso) nella condizione di aver assunto degli impegni con i
fornitori per il pagamento dell'intero costo del prodotto/servizio
pattuito, che però non può rispettare a meno di violare le sue stesse
regole.
Se
infatti l'Unité liquiderà le parcelle dei fornitori delle offerte
che non hanno ottenuto una sufficiente risposta delle famiglie, si
troverà a dover coprire circa il 59% dei costi dei corsi di
falegnameria ed edilizia e circa il l'83% dei costi dei laboratori per
gli adolescenti; violando però così le disposizioni adottate dai Sindaci in
materia di tariffe, per le quali ricordiamo “La
quota a carico delle famiglie sarà del 50% del costo del servizio
stimato” (Delibera
n. 12/18 - “Determinazioni in merito alla disciplina delle
tariffe inerenti i servizi erogati agli utenti dall'ente-esercizio
2018” - allegato: punto 7-Attività varie a favore di minori e
giovani”).
NOTA FINALE
Per dovere di cronaca va evidenziato che al momento della pubblicazione del presente post, alla Trasparenza dell'Unité risulta liquidata solo la fattura dell'dell’A.S.D. Valdigne Mont Blanc Calcio (DET. 39 del 4/9), che per altro - va ricordato - risultava coerente con le ripartizioni stabilite dalla più volte ricordata delibera di definizione delle tariffe.
NOTA FINALE
Per dovere di cronaca va evidenziato che al momento della pubblicazione del presente post, alla Trasparenza dell'Unité risulta liquidata solo la fattura dell'dell’A.S.D. Valdigne Mont Blanc Calcio (DET. 39 del 4/9), che per altro - va ricordato - risultava coerente con le ripartizioni stabilite dalla più volte ricordata delibera di definizione delle tariffe.




