Secondo il “Dizionario de modi di dire” del sito del
corriere.it un “TOPO DI BIBLIOTECA” è un “Lettore accanito,
assiduo frequentatore di biblioteche, erudito che passa il suo tempo
in mezzo ai libri a studiare e divorare volumi, come un topo chiuso
in una biblioteca a rosicchiare pagine”. Per analogia, quindi, potremmo definire un qualunque “soggetto,
assiduo frequentatore di banche dati, siti pagine social ecc, che
passa il suo tempo on-line a leggere tabelle e rapporti" un “TOPO DI
BANCHE DATI”.
Oggi come oggi, poi sono in vigore norme
che disciplinano gli obblighi
delle pubbliche amministrazioni e delle società e degli enti di
diritto privato controllati o partecipati da pubbliche
amministrazioni, in materia di prevenzione della corruzione,
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni.
Se, dunque, le fonti del tipo di cui sopra sono siti istituzionali,
pagine della trasparenza e in generale atti di enti pubblici e/o
società controllate, allora potremmo dire che ci troviamo di fronte
ad un “TOPO DA PROTOCOLLI”.
Ebbene sì, lo confesso, io sono uno di questi, un vero e proprio
TOPO DA PROTOCOLLI.
Un giornalista d'inchiesta, direte voi! …
No, non è così, perché un giornalista, alla fin fine, ha pur
sempre bisogno di arrivare a rispondere alla domanda: “Qual è la
notizia?” … e se non c'è notizia, non c'è interesse generale,
non c'è pezzo articolo o reportage.
Un Topo da Protocolli, invece, può fare a meno di quella domanda,
limitandosi a ricostruire iter e storie che giudica interessanti o
comunque in grado di interessare.
Un Topo da Protocolli, può fermarsi sul confine delle domande che
potrebbero sorgere più o meno spontanee nell'arco della sua ricerca,
solo per condividerle con chi ha voglia di condividerle.
Un Topo da Protocolli, inoltre, non ha l'obbligo di “sentire
tutte le campane”, di riportare le dichiarazioni esplicative di
tutti gli attori delle varie vicende che decide di studiare e/o di
raccontare, perché i suoi attori sono … gli atti ufficiali …
(delibere, determine, verbali, note, lettere contratti, ecc.) e
questi parlano da sé, sono le uniche cose che valgono e che contano
quando si tratta di enti pubblici e similari.
E dunque eccomi qua: io sono un Topo da Protocolli che ci prova.
Certo è una strada un po' noiosa, sicuramente (almeno a priori)
molto poco “titolosa”.
Spesso non è nemmeno roba che si può
risolvere o esaurire facilmente con un tweet o con un post.
Per questo, forse, “È poco moderna”, come il mare d'inverno di Enrico Ruggeri, ma a me pare che ce ne potrebbe essere bisogno.
Per questo, forse, “È poco moderna”, come il mare d'inverno di Enrico Ruggeri, ma a me pare che ce ne potrebbe essere bisogno.
Può funzionare?
Non lo so, ma se non ci provo non lo saprò mai
Perché - anche se in questo caso non ci sono in ballo soldi
stipendi o investimenti visto nessuno mi paga per farlo! - è una
questione di domanda e offerta (come tutto in questo nostro mondo?) …