… ma il Regolamento del Consiglio dice altro
16 novembre 2018 – Cronache dal Consiglio Comunale
A Courmayeur Sindaco,
Giunta e maggioranza non rispondono alle domande e alle richieste di
approfondimenti su diversi interventi oggetto della variazione di
Bilancio in discussione nella seduta dello scorso venerdì 16
novembre del Consiglio Comunale. E, davanti alle insistenze, dichiarano: “Se volete dettagli
dovete fare delle interrogazioni”.
I FATTI
Chiamato ad approvare
un'importante e urgente variazione rinviata dalla precedente seduta
di inizio novembre, venerdì 16 novembre il Consiglio di Courmayeur
si è ritrovato (a soli dieci giorni di distanza dalla precedente
assemblea) a tornare sui temi e le cifre di fine anno, tra le
quali, in particolare anche quelle destinate a finanziare l'avvio
della ormai imminente stagione turistica invernale.
Temi importanti sui quali
i due consiglieri di minoranza presenti, Massimo Sottile e Fabrizia
Derriard, nonché l'ex-capogruppo e campione di preferenze della
maggioranza Alberto Vaglio, hanno chiesto una serie di
delucidazioni e approfondimenti in parte ereditati dalla precedente
seduta, e in parte scaturiti dal nuovo dibattito.
Quesiti che però, in
gran parte non hanno trovato risposta.
IL SINDACO
“L'informazione
che viene data durante le variazioni di bilancio –
ha, infatti dichiarato il primo cittadino Stefano
Miserocchi - è
una informazione generale di indirizzo in cui si spiegano quali sono
le direzioni che si vogliono prendere e quali sono i capitoli
generali. Per avere delucidazioni estremamente dettagliate –
ha, quindi, aggiunto - esiste lo strumento delle
interrogazioni, anche perché anche con la presenza dei tecnici, non
tutte queste informazioni possono essere sapute a memoria e possono
essere riferite. Alcune delle domande poste sono troppo
dettagliate anche per noi per cui, fate un'interrogazione e noi
risponderemo”.
IL REGOLAMENTO (vedi)
Peccato però che, forse, lo strumento
suggerito non pare essere adeguato a questi fini. Infatti nel Regolamento del Consiglio si legge
che “L’interrogazione
consiste nella richiesta scritta rivolta al Sindaco per avere
informazioni circa la sussistenza o la verità di un fatto
determinato o per conoscere i motivi ed i criteri in base ai quali è
stato adottato un provvedimento o gli intendimenti con i quali ci si
prefigge di operare in merito ad un determinato fatto od intervento”
(Art. 6 c.1).
E analogamente inadeguato sembrerebbe risultare l'uso i un altro strumento, quello dell'interpellanza che “consiste in una richiesta diretta per ottenere informazioni circa il comportamento dell’amministrazione comunale in merito ai suoi intendimenti su argomenti determinati” (Art. 10 c.1).
E analogamente inadeguato sembrerebbe risultare l'uso i un altro strumento, quello dell'interpellanza che “consiste in una richiesta diretta per ottenere informazioni circa il comportamento dell’amministrazione comunale in merito ai suoi intendimenti su argomenti determinati” (Art. 10 c.1).
Strumenti,
insomma, utilizzabili dai consiglieri per
avere RISPOSTE DOPO L'ADOZIONE DI UN ATTO e dunque INUTILI ai
fini dell'approfondimento delle informazioni necessarie e opportune PER DECIDERE SE VOTARE O MENO UNA DELIBERA!!!
IL DIBATTITO
Quello dello scorso venerdì 16 novembre è stata una seduta innegabilmente caratterizzata da un acceso confronto, nel corso del quale il consigliere di minoranza, Massimo Sottile “prendendo atto che a quasi tutte le domande di approfondimento non vengono date risposte né puntuali né tanto meno generali, impedendoci di capire con precisione quali interventi nel concreto si intendono finanziare con le cifre indicate in delibera” aveva quindi chiesto “ai sensi dell'art. 50 del regolamento del Consiglio Comunale di Courmayeur, di far intervenire in aula i funzionari responsabili dei vari servizi interessati all'atto, per poter avere da loro i dati richiesti. Insomma se non si è preparati la prima volta ci si prepara la seconda”.
Quello dello scorso venerdì 16 novembre è stata una seduta innegabilmente caratterizzata da un acceso confronto, nel corso del quale il consigliere di minoranza, Massimo Sottile “prendendo atto che a quasi tutte le domande di approfondimento non vengono date risposte né puntuali né tanto meno generali, impedendoci di capire con precisione quali interventi nel concreto si intendono finanziare con le cifre indicate in delibera” aveva quindi chiesto “ai sensi dell'art. 50 del regolamento del Consiglio Comunale di Courmayeur, di far intervenire in aula i funzionari responsabili dei vari servizi interessati all'atto, per poter avere da loro i dati richiesti. Insomma se non si è preparati la prima volta ci si prepara la seconda”.
Per
altro va ricordato che, se fosse stata accolta la richiesta della
convocazione in aula dei funzionari, questo avrebbe però comportato
un ulteriore rinvio del punto in questione (dopo quello resosi
necessario il precedente 6 novembre per la
segnalazione da parte di Alberto Vaglio di alcune incongruenze tra le
cifre riportate in delibera e quelle degli allegati). Cosa
che però non è avvenuta perché la richiesta non è stata sostenuta
da un terzo consigliere oltre ai soli due di minoranza presenti,
vista l'assenza giustificata dei loro colleghi di lista.
Lo
stesso Vaglio, infatti per quanto molto critico, sull'atto,
non ha ritenuto di aderire alla richiesta di Sottile spiegando che
“Si tratta di risposte politiche che io mi aspetto
dagli amministratori e non dai funzionari, e credo,
quindi, che una giunta e una maggioranza, se vogliono, potrebbero
tranquillamente essere in grado di dare le spiegazioni richieste”.
“Non
è possibile che voi non abbiate parlato con i tecnici per farvi dire
dove andranno messi questi soldi - ha
quindi affermato Fabrizia
Derriard - Se si porta in consiglio a novembre una
variazione di bilancio con delle cifre anche importanti, che devono
essere spese entro fine anno, ma non si è in grado di dare
certe risposte, vuol dire o che vi affidate completamente ai
funzionari o che avete dei problemi a rispondere. Per noi
si tratta non tanto di conoscere dettagli, quanto di capire cosa avete
programmato. Ma se lei ci dice che uno non può saperlo allora
evidentemente io per dieci anni ho sbagliato a dare risposte alle
domande che mi venivano fatte in quest'aula”.
A
dare man forte al Sindaco Miserocchi sono comunque arrivate, in sede
di dichiarazione di voto, le parole del neo-capogruppo
di maggioranza Luca Signorelli,
che ha dichiarato: “Noi riteniamo che le informazioni che
son state fornite siano state sufficienti –
ribadendo - che le domande tecniche che sono state
presentate, possono essere portate avanti attraverso lo
strumento dell'interrogazione”.
Evidenziando
però come anche per lui e per tutti i suoi colleghi di maggioranza non
siano completamente chiare certe sfumature del Regolamento del Consiglio.
CONCLUSIONI
... E pensare che
... E pensare che
erano quelli che
in campagna elettorale
"question time" !!!


















